Con il termine vintage di solito si usa indicare oggetti prodotti almeno venti anni prima del momento attuale, che abbiano mantenuto nel tempo determinati requisiti (qualitativi, funzionali o estetici) tanto da riuscire ancora a rappresentare lo splendore di un’epoca che “ha segnato profondamente alcuni tratti iconici di un particolare momento storico della moda, del costume, del design coinvolgendo e influenzando gli stili di vita attuali.”

Che cosa si intende oggi per stile d’arredo Vintage?

Oggi per stile vintage si intende quindi uno stile di design fortemente ispirato alle tendenze retrò del passato per quanto riguarda l’utilizzo di determinati colori e/o elementi grafici:

  • anni 1910/1930 nel caso dello stile retrò
  • 1950/1980 nel caso dello stile vintage.

Generalmente il design in stile vintage riflette tendenze, stili, personaggi, pubblicità ed eventi caratteristici del passato: è un design fortemente emozionale dato che in qualche modo appartiene alla storia di ogni uomo ed evoca perlopiù sensazioni di nostalgia e malinconia. Infatti, che abbia vissuto o meno gli anni 60/70, l’utente e’ quasi sempre attirato e incuriosito da elementi grafici ed oggetti che testimoniano il processo della nostra evoluzione.

I colori nello stile Vintage

I colori dello stile vintage tendono a richiamare le tonalità della carta e del cartone: beige, marrone, panna, magari non in tinta piatta ma sotto forma di textures e patterns. Oltre a questo sono molto utilizzati il rosso, il verde scuro e il blu. Per chi preferisce uno stile ancora più datato e classico, e’ consigliabile limitarsi al bianco/nero, con qualche accenno di grigio. In linea di massima lo stile vintage ha colori opachi, “consumati” (un po’ come per il grunge): al contrario dell’effetto retro’ (che e’ famoso per il design stile pop-art e i colori brillanti) in questo stile andrebbero dunque evitati colori troppo accesi, limitandoli ad alcuni dettagli che devono attirare l’attenzione dell’utente.